Ornella Fiorini vince il primo premio alla XXIII edizione del concorso “Giacinto Gambirasio” della Città di Seriate (BG) con la poesia in dialetto mantovano “Ch’lì fragolini”.
Qui di seguito la motivazione della Giuria.
Di chi è la poesia una volta scritta? Del poeta, dell’eventuale o occasionale lettore, di tutti di nessuno? Ci pare di poter dire che la poesia “Ch’lì fragolini” di Ornella Fiorini possa appartenere a tutti coloro che hanno la memoria, la fantasia per poter riempire i tre puntini di sospensione che precedono il “però” del primo verso. Una semplice congiunzione grammaticale, che tuttavia, con passo leggero e trasognato, ci porta in un paesaggio che sembra dipinto da Monet en plain air ma soprattutto ci regala la possibilità di divagare, tant’è la sua forza allusiva, su ciò che sta prima di sé, nei puntini. L’immagine dipinta delle semplici fragoline diventa allora più evocativa, pregnante, condivisibile, tanto più il lettore o l’interlocutore fa suoi quei puntini. Tanto più ciò che egli contrappone al “però” gli appartiene, tanto più gli apparterrà anche la poesia di Ornella Fiorini. Prima infatti potrebbe starci una nostalgia, un ricordo, un dolore, chissà? Uno strano, ma incredibile gioco che non si realizza solo usando i colori e le forme, ma le parole, congiunzioni comprese. Ornella Fiorini le sa usare come pochi. “Ch’lì fragolini” è una poesia sempre aperta. Nessuno la potrà mai chiudere.